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🏠 Agevolazioni per Ristrutturazioni 2026: tutto quello che c’è da sapere

  • Immagine del redattore: Disegna&Ristruttura
    Disegna&Ristruttura
  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Quali lavori sono detraibili?

La detrazione copre la maggior parte degli interventi di recupero del patrimonio edilizio, tra cui:

  • manutenzione straordinaria;

  • ristrutturazione edilizia;

  • restauro conservativo;

  • lavori post-calamità;

  • eliminazione barriere architettoniche;

  • miglioramenti di sicurezza e risparmio energetico di base;

  • interventi sulle parti comuni dei condomìni.

La manutenzione ordinaria è detraibile solo per i condomìni.


Quanto si può detrarre nel 2026?

La normativa prevede:

  • 50% di detrazione per gli interventi effettuati su abitazione principale;

  • 36% o 30% per seconde case o immobili che non diventeranno residenza principale.

Il tetto massimo rimane 96.000 € per unità immobiliare, con la ripartizione della detrazione in 10 anni.


Chi può usufruirne?

Hanno diritto alla detrazione:

  • proprietari e nudi proprietari;

  • titolari di diritti reali (usufrutto, uso, abitazione, superficie);

  • inquilini e comodatari;

  • familiari conviventi che sostengono la spesa.

Per accedere all’aliquota più alta è necessario che l’immobile sia, o diventi, abitazione principale.


Come devono essere pagati i lavori?

Per ottenere la detrazione occorre utilizzare il bonifico parlante, che indica:

  • causale specifica;

  • codice fiscale di chi detrae;

  • partita IVA dell’impresa che esegue i lavori.

L’uso di un bonifico ordinario fa perdere il diritto all’agevolazione.


Documenti da conservare

La detrazione è riconosciuta solo se ben documentata. Servono:

  • fatture e bonifici parlanti;

  • eventuale CILA/SCIA;

  • documentazione catastale;

  • ricevute di autorizzazioni/permessi;

  • dichiarazioni dell’impresa.

Meglio conservare tutto per almeno dieci anni.


Cosa cambia rispetto agli anni precedenti?

Il 2026 conferma la fine delle aliquote maggiorate (come il 110%) e punta su un sistema più stabile:

  • bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa;

  • percentuali più basse per seconde case;

  • requisiti più chiari su proprietà, residenza e modalità dei pagamenti


✍️ In sintesi

Il bonus ristrutturazioni 2026 rimane uno strumento utile e conveniente, purché si rispettino regole precise su aliquote, pagamenti e documentazione. Pianificare bene i lavori e verificare in anticipo la corretta categoria dell’immobile permette di sfruttare al meglio l’agevolazione.


 
 
 

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